Hiroshima Mon Amour in collaborazione con
Flowers Festivall, Madò Che Crew Hi Fi e Django Concerti sono lieti di presentare
Horace "Sleepy" Andy.
L'evento, assolutamente da non perdere, sarà giovedì 5 Aprile 2018, alle ore 22.00, presso il club torinese.
L'evento, assolutamente da non perdere, sarà giovedì 5 Aprile 2018, alle ore 22.00, presso il club torinese.
Tra le voci del reggae più conosciute al mondo, famoso proprio per quel suo particolare e riconoscibilissimo timbro vocale, Horace Andy, è una vera e propria leggenda della musica reggae internazionale.
L’artista giamaicano, classe 1951, è infatti uno dei più apprezzati artisti della scena ed è in attività sin dalla fine degli anni sessanta: il suo avvicinamento alla musica avviene sin da giovanissimo ed a soli sedici anni inizia a cantare.
Negli anni settanta la sua voce ha caratterizzato numerosi singoli che lo hanno portato al successo. Il suo primo singolo risale al 1967, “This Is a Black Man’s Country” prodotto da George “Phil” Pratt, ma la notorietà arriva nel 1970 con “Got To Be Sure” realizzato per lo Studio One di Coxone Dodd: è proprio lo storico producer giamaicano a chiamarlo con il nome di Horace Andy, rifacendosi all’allora già noto Bob Andy. Con Dodd registrerà anche “See A Man’s Face”, “Mr. Bassie” e la nota “Skylarking” che scalerà poi le classifiche giamaicane in pochissimo tempo. Dopo una lunghissima carriera tra reggae, rocksteady, lover’s rock e dancehall, nel 1990 è scoperto dai Massive Attack che hanno dato al leggendario cantante giamaicano, ancor più visibilità, soprattutto a livello europeo. In Blue Lines, primo album dei Massive Attack, datato 1991, Horace Andy canta 3 canzoni: One Love, Five Man Army e Hymn of the Big Wheel. In Protection, disco del 1995, Horace Andy canta due canzoni: Spying Glass e Light My Fire (cover dell’omonimo brano dei The Doors). In Mezzanine, del 1998, canta Angel, Man Next Door ed Exchange. Infine in Heligoland, del 2010, collabora in Splitting the atom e Girl I love you. Il ritorno alle sonorità degli esordi e l’intensa attività di riscoperta e di ripubblicazione di veri e propri capolavori della musica reggae, intrapresa da alcune etichette, ha dato un nuovo impulso alla carriera di Horace Andy portandolo a incidere nuovi dischi e a collaborare con i Dub Pistols nel disco “Six Million Ways to Live” e con gli Easy Star All-Stars nell’album tributo ai Radiohead in versione ska intitolato ironicamente “Radiodread”.
I biglietti sono disponibili al costo di 15 euro presso gli abituali punti vendita dei circuiti Ticketone.it, mailticket.it e Hiroshima Mon Amour.
Negli anni settanta la sua voce ha caratterizzato numerosi singoli che lo hanno portato al successo. Il suo primo singolo risale al 1967, “This Is a Black Man’s Country” prodotto da George “Phil” Pratt, ma la notorietà arriva nel 1970 con “Got To Be Sure” realizzato per lo Studio One di Coxone Dodd: è proprio lo storico producer giamaicano a chiamarlo con il nome di Horace Andy, rifacendosi all’allora già noto Bob Andy. Con Dodd registrerà anche “See A Man’s Face”, “Mr. Bassie” e la nota “Skylarking” che scalerà poi le classifiche giamaicane in pochissimo tempo. Dopo una lunghissima carriera tra reggae, rocksteady, lover’s rock e dancehall, nel 1990 è scoperto dai Massive Attack che hanno dato al leggendario cantante giamaicano, ancor più visibilità, soprattutto a livello europeo. In Blue Lines, primo album dei Massive Attack, datato 1991, Horace Andy canta 3 canzoni: One Love, Five Man Army e Hymn of the Big Wheel. In Protection, disco del 1995, Horace Andy canta due canzoni: Spying Glass e Light My Fire (cover dell’omonimo brano dei The Doors). In Mezzanine, del 1998, canta Angel, Man Next Door ed Exchange. Infine in Heligoland, del 2010, collabora in Splitting the atom e Girl I love you. Il ritorno alle sonorità degli esordi e l’intensa attività di riscoperta e di ripubblicazione di veri e propri capolavori della musica reggae, intrapresa da alcune etichette, ha dato un nuovo impulso alla carriera di Horace Andy portandolo a incidere nuovi dischi e a collaborare con i Dub Pistols nel disco “Six Million Ways to Live” e con gli Easy Star All-Stars nell’album tributo ai Radiohead in versione ska intitolato ironicamente “Radiodread”.
I biglietti sono disponibili al costo di 15 euro presso gli abituali punti vendita dei circuiti Ticketone.it, mailticket.it e Hiroshima Mon Amour.