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INTERVISTA SHOCK VERY NOISE




Shock Very Noise è una band che non ama fare musica commerciale. Lo testimonia ancora una volta il loro ultimo lavoro Pandemia Celebrale un brano di denuncia diretta al sistema e al clima restrittivo degli ultimi mesi, in collaborazione con Jam P, Una e Gianni Masci. Testi che racchiudono messaggi forti e raccontano in maniera chiara e diretta, la loro visione della situazione vissuta da poco, "persone recluse in casa, libertà fondamentali limitate, stato di polizia, attività chiuse che presagiscono un disastro economico senza precedenti.Questi sono alcuni dei concetti ribaditi nel nuovo singolo "Pandemia Celebrale" del gruppo Shock Very Noise, formato da Antonio “Lizard” Carelli alla voce e Poppy “Circuit Element” alla chitarra e basi.


Il progetto Shock Very Noise, non appartiene a nessun movimento o partito ma porta avanti il messaggio di una musica di forte impatto sociale, catalizzatrice di sfogo che diventa un efficace strumento di comunicazione di un disagio sociale, e basa la sua forza nei contenuti, oltre che nel suono. I suoni che accompagnano i testi di Lizard (Antonio Carelli) sono creati dall'unione di sintetizzatori, drum machine e software come Ableton live con chitarre noise, suonate dalla dj producer Poppy Circuit Element. Shock Very Noise è un duo unito anche dalla passione della vecchia scuola anni '90 e dall’amore della drum machine electribe, dove la musica rap si fonde all’elettronica, in una realtà che parla dei loro pensieri e sogni più nascosti. 

Lizard e Poppy di Shock Very Noise raccontano liberamente la loro storia in quest’intervista, senza censura, parlano della loro visione del mondo e di come, secondo loro, si dovrebbe cambiare. Ci raccontano della collaborazione sul brano, uscito proprio oggi, prodotto da Treble, insieme a molti altri artisti, a sostegno di Ibrahim Gokcek, il bassista del Grup Yorum, scomparso il 5 maggio scorso perché lottava per la libertà di espressione tolta da Erdogan. La fine di Ibrahim Gokcek è arrivata in un ospedale di Istanbul, dopo aver interrotto lo sciopero della fame che durava da 323 giorni. Ibrahim è il terzo componente della storica band di folk turco, molto apprezzata in Turchia, a morire - nel giro di poco più di un mese - per la lotta contro chi vieta la libertà di espressione. In fondo alla pagina alleghiamo sia “Pandemia Celebrale” che il featuring dedicato al Grup Yorum - disponibile su YouTube da poche ore -“Beat of Resistance”, per dare a tutti la possibilità di immergersi a pieno nella musica e nel messaggio di Libertà di espressione che il gruppo Shock Very Noise vuole trasmettere con la musica e in quest’intervista di ribellione.



Iniziamo subito a raccontare com’è nato il vostro progetto artistico Shock Very Noise!


Siamo nati da poco più di un anno e l'obiettivo primario è quello di far uscire il nostro primo album. Abbiamo già messo a disposizione del pubblico alcuni nostri brani che potete trovare on line sui nostri canali YouTube e social. Tutto è nato da piccole-infinite frequenze avvertite tra di noi, abbiamo semplicemente alzato il volume ed eccoci qua con il nostro progetto musicale! Scrivo testi, poesie e racconti da molti anni e un giorno mentre ascoltavo dei brani musicali di Poppy - Circuit Element, ho sentito quei suoni come se fossero stati creati e messi insieme da me stesso, ho avvertito di viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda e mi è subito venuto in testa di contattare Poppy, avendo degli amici in comune. Mi sono detto, perché non mettere i miei testi in rima su basi di musica elettronica? Quindi ho subito scritto un messaggio e ci siamo dati appuntamento a casa di Poppy per parlarne di persona. E' stato l'inizio di tutto il nostro progetto musicale.



POPPY: E’ stato bello ricevere il messaggio di Lizard e l'idea mi ha entusiasmata molto. Per me era una sfida nuova, avendo sempre suonato con le mie drum machine in modo “libero”, cioè senza mai creare una struttura formato canzone. Ho preso subito a cuore questa nuova sfida. Così a febbraio del 2019 è nato il progetto SHOCK VERY NOISE. Abbiamo iniziato a vederci frequentemente e tutto ha iniziato a prendere forma e sostanza. 

Parliamo delle influenze musicali che hanno influito nella vostra produzione indipendente? 

Siamo cresciuti negli anni 90, per quanto mi riguarda, anche se può sembrare strano perchè il nostro genere non ha niente a che vedere con lui (a primo impatto), l'artista che mi ha ispirato molto nella scrittura è senza dubbio Giovanni Lindo Ferretti dei CCCP – CSI – PGR, perchè ha un modo di scrivere unico e autentico e come lui davvero pochi sanno descrivere determinati stati d'animo o determinate situazioni. Un altro artista che stimo davvero tanto nella scrittura è Francesco Di Bella dei 24 grana; sono innamorato del modo in cui riesce ad unire il napoletano all'italiano, regalando al testo un valore unico e autentico. Stimo molto i 24 Grana anche per la loro musica, bellissimi i loro due primi album “LOOP” e “METAVERSUS”. Un elogio in generale va sicuramente anche a De Andrè, Battiato, Gaber, Rino Gaetano, che mi hanno sempre accompagnato con i loro testi e le loro canzoni. Ritornando invece al nostro genere musicale, hanno influito molto su di me alcuni rapper sudamericani militanti, dandomi davvero tanto per il miglioramento nel flow, un flusso speciale quello del Sudamerica, magico. La mia sfida è stata quella di trasformare le mie poesie e i miei racconti, scritti sin da quando ero un ragazzino, in testi di canzoni. Poi ho incontrato Poppy e come ho detto prima abbiamo subito avvertito di viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda per quanto riguarda i suoni, lo stile musicale. Un altro maestro dell'hip hop italiano che ho seguito molto è stato Dj Gruff, unico e autentico nel suo stile e nella sua tecnica. Un altro gruppo che mi ha ispirato sono gli ASSALTI FRONTALI, altri pionieri del rap militante. Per chiudere il discorso non posso non citare il grandissimo Dub Fx, un artista completo, unico nel suo stile e nella sua tecnica.

POPPY: Ho avuto la fortuna di avere 1 fratello e 2 sorelle più grandi di me, che fin dalla tenera età mi hanno inconsciamente inculcato i loro ascolti. La più grande ascoltava e ascolta tutt’ora DAVID BOWIE, l’altra sorella ascoltava tutta la scena Dark degli anni ’80/90 e mio fratello adorava il Metal. Da adolescente ho continuato per la mia strada…erano gli anni ’90, quindi mi sono subito innamorata della scena RIOT GIRL della musica grunge e delle chitarre noise dei NIRVANA, SONIC YOUTH, MARLENE KUNTZ, PIXIES, L7. Innamoratissima del trip hop dei PORTISHEAD, TERRANOVA, MASSIVE ATTACK e del rock della grande PJ HARVEY e potrei continuare all’infinito…Per quanto riguarda la musica italiana di quel periodo, ho consumato le musicassette dei grandi CCCP, CSI, USTMAMO’ (che mi hanno fatto amare ed avvicinare alla musica elettronica) 24 GRANA il rap delle POSSE. Poi sono arrivati i Rave…e che dire…è stato subito amore :))) i ritmi e i suoni di Synth ipnotici della tekno e la voglia di libertà che ho visto in quei party, non organizzati in dei club o locali, mi hanno subito rapito il cuore! Ho deciso di andare a vivere nella capitale della musica elettronica, Berlino, dove ho vissuto alcuni anni e ho potuto conoscere e vedere artisti di grande livello della scena elettronica. Proprio a Berlino ho incominciato a produrre con le mie drum machine e synthesizers e portare in giro per i party della scena Berlinese i miei live set. Tutto ciò per dire che in quello che creo c’è questo grande bagaglio di ascolti ed esperienze vissute personalmente. Ho anche fatto parte per molti anni, come chitarrista del gruppo JOLAURLO, un’esperienza che mi ha dato tantissimo e mi ha fatto molto crescere artisticamente. Moltissimi altri artisti hanno la nostra stima, come LA FAMIGLIA, GOPHER D, TREBLE LU PROFESSORE, LOU X, DANNO DEI COLLE DER FOMENTO, ZULU’ E MEG DEI 99 POSSE, per quanto riguarda l'hip hop italiano. Come vedi siamo un mix di elettronica, punk, noise ed hip hop! 

In cosa si distingue il messaggio trasmesso dai vostri brani?


LIZARD: I testi dei brani parlano del mondo reale, delle ingiustizie, degli abusi del potere; raccontano come gira il mondo e come dovrebbe invertire rotta secondo il nostro punto di vista; narrano viaggi interiori del nostro IO più profondo. Musica, Voci e Teatro - Noise un viaggio tra suoni e performance che vanno a plasmare corpi, anime e cuori per una presa di consapevolezza sempre più forte verso la Libertà e l'Emancipazione! Come detto prima siamo molto vicini alle tematiche sociali, da non confondere assolutamente con lo schierarsi politicamente. SHOCK VERY NOISE, infatti, non appartengono a nessun partito e a nessun movimento. Semplicemente liberi e libertari, usiamo la musica per diffondere dei messaggi e dei valori ben precisi che secondo noi sono giusti per una crescita collettiva valida. Ascoltando due brani molto significativi per noi, “Meccaniche mentali” e “Perso nel ritrovo”, potete capire chi siamo, perché ci descrivono perfettamente. Il primo parla direttamente e indirettamente della società in cui viviamo, il secondo è invece un totale viaggio interiore che fa capire chi sono gli SHOCK VERY NOISE. Altri due brani esplicitamente militanti, sono “Io non delego“ (base di dj Dast, Stefano Monforte e testo di Stef Atrebil e Lizard) e “Sweet T. R.I.P.” Il primo scritto durante la lotta che il Salento ha portato avanti contro la costruzione del gasdotto Tap, un'opera - a nostro avviso - anacronistica, dannosa per l'ambiente e la salute umana ed è un'opera mafiosa. Il secondo brano invece è una dedica fatta a Cristiano De Gaetano e a tutte le vittime di Taranto, uccise da un altro mostro chiamato Ilva. Queste due canzoni fanno capire perfettamente che diciamo la nostra a muso duro e senza censura per descrivere le ingiustizie dei nostri tempi. L'album invece sarà composto da circa una decina di brani e speriamo di finirlo al più presto! 

Come nasce “Pandemia Celebrale”, il brano rap di forte denuncia che avete prodotto durante la recente quarantena? 

LIZARD: Abbiamo sentito la necessità di dire la nostra su quello che sta accadendo nel nostro Paese, in Italia, dove è in atto uno Stato di Polizia, la privazione delle nostre libertà individuali. E' nato così il brano PANDEMIA CEREBRALE, realizzato in collaborazione con gli artisti JAM P UNA e GIANNI MASCI. Non vi anticipiamo niente, lasciandovi all'ascolto e alla visione del videoclip del brano. 




Concludiamo l’intervista parlando del brano in amore e in ricordo di Ibrahim Gokcek del Grup Yorem, di cui alleghiamo l'imperdibile video appena uscito su YouTube. 


LIZARD: E’ un brano dal titolo “BEAT OF RESISTANCE”, dove noi come Shock Very Noise abbiamo dato il nostro contributo, formando per l'occasione ITALIAN FREEDOM FIGHTERS, per sostenere la lotta che ha portato avanti in Turchia il gruppo Yorum, per la libertà di espressione vietata dal tiranno Erdogan. Una storia molto triste, dove tre componenti del gruppo Yorum sono morti dopo quasi un anno di sciopero della fame, per ottenere la libertà di suonare in pubblico e di vendere i propri album, cosa vietata da Erdogan. Assurdo che nel 2020 ancora esistono regimi dittatoriali che vietano la libertà di espressione. La cantante, il chitarrista e il bassista del gruppo sono morti per la Libertà. Che siano da esempio per tutti noi, perchè la Libertà è preziosa come il pane, è un diritto di ogni singolo essere umano! W la Libertà!!! W i partigiani, quelli veri, che davvero la difendono, anche con la propria morte! Vorrei concludere con un ultimo pensiero sull'argomento, perché dopo che si legge la storia del gruppo Yorum, proprio non riesco a capire come in Italia il 25 Aprile e il PRIMO Maggio ci sia stato così tanto silenzio assordante da parte di chi si proclama difensore della libertà, visto che stiamo vivendo una situazione gravissima di controllo sociale e di restrizioni fortissime delle libertà personali. E mi assumo le responsabilità di quello che dico, ma il virus ha anche rincoglionito molti cervelli. Prendetela pure come provocazione, ma così non è. E' quello che vedo.






Riflettendo sulle parole forti di Lizard chiudiamo l’incontro con con una citazione di Ibrahim Gokcek, da una lettera scritta pochi giorni prima della sua morte "Mi hanno preso che ero un chitarrista, e hanno usato le mie dichiarazioni facendo di me uno strumento. Eravamo un gruppo che si esibiva davanti a un milione di persone, siamo diventati dei terroristi ricercati".














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